FATE SILENZIO E ASCOLTATE

FATE SILENZIO E ASCOLTATE

‘Fare conversazione’ è forse la più tipica delle attività umane. Coloro che parlano pensano che coloro che ascoltano siano interessati a sentire racconti delle loro esperienze eccezionali, viaggi esotici, feste incredibili ecc. L’uditore è invece spesso annoiato a sentire questi racconti, perché è difficile raccontare le proprie esperienze così bene da trasmettere le sensazioni che le rendono eccezionali per chi le racconta. All’Università di Harvard, Stati Uniti, è stato chiesto ad alcune persone di ascoltare due persone entusiaste del proprio lavoro raccontare di quello che facevano nella vita. Uno insegnava ai pappagalli a parlare mentre l’altro gestiva un supermercato. Alcuni degli uditori avevano visto un filmato dei due al lavoro mentre altri no. All’inizio della presentazione orale è stato chiesto ai due oratori di fare una previsione su quanto gli uditori avrebbero trovato interessante la loro presentazione. E’ anche stato chiesto agli uditori di prevedere quanto avrebbero trovato i due racconti interessanti. Alla fine della presentazione è stato chiesto agli oratori quanto, secondo loro, il racconto fosse stato interessante per gli uditori mentre agli uditori è stato chiesto quanto avevano gradito le due presentazioni. Prima delle presentazioni gli oratori pensavano che gli uditori che avevano precedentemente visto il filmato sarebbero stati annoiati a sentire anche la presentazione orale e che chi non aveva visto il filmato sarebbe stato interessato a sentirli. Dopo la presentazione i due oratori continuavano a pensare che chi aveva prima visto il filmato non fosse stato interessato alla presentazione. Anche gli uditori, prima della presentazione non prevedevano di divertirsi a sentire parlare di esattamente ciò che avevano appena visto nel filmato. Il fatto sorprendente è che le previsioni dei due oratori e degli uditori erano tutte sbagliate. Chi ha visto i filmati ha poi trovato i racconti molto più interessanti di chi ha solo sentito i racconti. Secondo i ricercatori, il filmato ha dato agli uditori un mezzo per migliorare, integrare e rendere più interessante la storia raccontata. Chi ascolta presto si annoia a meno che l’oratore non sia straordinario. Chi ascolta ha più interesse per una cosa che già conosce ma che gli offre la possibilità di partecipare che per una cosa assolutamente nuova dove non partecipa e deve ascoltare. Insegnanti e genitori non devono chiedere a studenti e figli/e di ascoltare ma devono invece chiedere la partecipazione.

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