STAI MEGLIO SE CHIEDI “COME STAI?”

STAI MEGLIO SE CHIEDI “COME STAI?”

Uno studio su 775 persone di età compresa tra 18 e 91 anni stabilisce che l’avere difficoltà nelle relazioni sociali costituisce un rischio per la salute fisica così come fumare, essere ipertesi, non fare esercizio fisico o essere obesi. Si sapeva di questa associazione per la salute mentale (depressione, ansia) ma non per quella fisica. Per difficoltà nelle relazioni sociali si sono esaminati quattro parametri: difficoltà a dare un aiuto emotivo a chi ne ha bisogno, difficoltà a condividere informazioni personali con altri, difficoltà a rifiutare richieste inopportune da parte di altri, difficoltà a presentarsi a persone nuove e conoscerle. Lo studio rivela che le difficoltà nelle relazioni sociali causano stress e solitudine e queste sono il vero rischio per la salute fisica. In realtà, la solitudine agirebbe attraverso lo stress, che sarebbe il vero colpevole finale. La solitudine viene paragonata a uno che ha fretta di uscire di casa ma non trova le chiavi. Chi davvero non trova le chiavi di solito poi le trova, ma chi soffre di solitudine è come se non le trovasse mai. Lo stress che consegue colpisce il fisico. Alcuni aspetti delle relazioni sociali, come la socievolezza o la paura del pubblico, hanno una base in parte ereditaria, ma ‘la tecnica’ delle relazioni di solito si impara a scuola e nella vita. Un problema associato alla difficoltà nelle relazioni sociali, è la mancata presa di coscienza del problema stesso. L’interessato/a non realizza che il colloquio di lavoro andato male, l’appuntamento galante mancato, il litigio con il collega, l’incomprensione con la moglie/marito hanno una base in comune. Queste persone non sanno che viaggiano con un fattore di rischio per la salute importante. Gli attuali mezzi tecnologici di comunicazione pur facilitando le conoscenze su un certo piano, sono tra i principali impedimenti allo sviluppo di relazioni sociali significative. Particolarmente i giovani sono più timidi quando si trovano faccia a faccia perché manca l’allenamento a interagire. Diventa evidente che la scuola e le famiglie possono fare molto per insegnare ai giovani a comunicare tra di loro in modo diretto e che questo li terrà in buona salute, così come vaccinarsi contro le malattie, fare sport e mangiare sano.

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