LEGGERE

LEGGERE

Siamo abituati a ricevere, e a leggere, pubblicità e annunci su prodotti di ‘fitness’ che garantiscono una ‘tartaruga’ addominale, sedere durissimo, braccia scolpite; vengono proposte bevande che migliorano la concentrazione, bustine di minerali per la memoria e diete per riscoprire se stessi, ridurre la tensione nervosa, diventare sereni, belli, simpatici ecc. Un prodotto e una attività, note essere benefiche per la salute, per l’umore, per il cervello e per i rapporti in genere, ma che non vengono reclamizzate sono i libri e la lettura. Leggere naturalmente richiede molta pazienza e perseveranza. Uno studio recente sugli effetti della lettura rivela cose sorprendenti. La lettura genera materia bianca a livello neurologico e questo migliora la trasmissione di informazioni tra le aree di materia grigia dove invece le informazioni vengono trattate. Sorprendente perché nessuno immaginava che la lettura producesse un effetto fisico/materiale sul cervello. Non solo, si scopre che a livello neurologico non vi è molta differenza tra leggere di un’esperienza oppure viverla nella realtà. In entrambi i casi le stesse zone del cervello vengono stimolate; cioè, leggere è una vivissima simulazione della realtà. La TV invece, non tocca queste zone del cervello. Le interazioni tra persone, lette in un racconto, sono recepite come interazioni a cui il lettore ha realmente assistito, particolarmente se si tratta di situazioni in cui si deve capire i pensieri e sentimenti di persone. La lettura di romanzi è non soltanto divertente, ma è utile per migliorare le capacità a districarsi nella vita sociale del mondo reale, così come certe simulazioni al computer sono utili per i piloti di aerei caccia e altre per formulare le previsioni del tempo. A seguito di questi studi alcune scuole anglosassone non assegnano più i compiti classici ai loro studenti; invece, gli studenti devono leggere romanzi di scrittori importanti.

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