BAMBINI, INTERROMPETE QUANDO I GENITORI PARLANO!

BAMBINI, INTERROMPETE QUANDO I GENITORI PARLANO!

Uno studio di circa venti anni fa concluse che è molto importante parlare ai bambini perché esiste un rapporto stretto tra numero di parole ascoltate da piccoli e successivo sviluppo del linguaggio. Un nuovo studio condotto con moderni strumenti, che non esistevano al tempo del primo studio, per la valutazione dello sviluppo del cervello, ora rivela che parlare ai bambini serve a relativamente poco rispetto a parlare coi bambini. Quello che serve al bambino è la conversazione. ‘L’avanti e indietro’ del conversare, è un’attività molto più complessa del solo ascoltare. Per un bambino, preparare una risposta appropriata in risposta a quello che qualcuno ha appena detto, è un esercizio mentale che sviluppa specifiche aree del cervello non toccate dal semplice ascolto. Gradualmente il bambino scopre che le risposte e relative sfumature cambiano a seconda che la conversazione venga fatta con uno sconosciuto, amico, insegnante o parente. Il bambino scopre che conversare ha delle regole e che risposte di una singola parola, come anche quelle di migliaia di parole, spesso non vanno bene; scopre che nel conversare non si fanno silenzi di più di qualche secondo e che ci deve essere un nesso tra quello che si sente e quello che si dice. Inoltre, nel tempo scopre che conversare bene può essere un mezzo potente per raggiungere degli obbiettivi. Le nuove tecnologie permettono di misurare l’attività del Centro di Broca che è una zona del cervello responsabile per lo sviluppo del linguaggio in bambini fin da quando sono nati quando non parlano ancora. Ingaggiare una conversazione a base di suoni e parole semplici con lattanti determina una forte attivazione nell’area del Broca. Tanto più fitta è la conversazione nell’età infantile, tanto più si sviluppa l’area del Broca e tanto meglio sono lo sviluppo del linguaggio e delle abilità linguistiche misurate su test standardizzati in età adulta.

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